Stracotto al Sangiovese: la tradizione che si scioglie in bocca

Il gusto intenso del vino Sangiovese incontra la delicatezza di una lunga cottura: nasce lo stracotto, un grande secondo che parla di tradizione e convivialità. Perfetto per le giornate in cui la cucina diventa un rito lento, questo piatto porta in tavola i sapori autentici della terra italiana.

Che storia lo stracotto!

“Al stracótt” è un piatto tipico della cucina piacentina a base di carne di manzo (solitamente magatello e noce) marinata per ore con odori e vino, e cotta a lungo a fuoco lento nel suo sugo a base di vino, pomodoro e aromi vari. Un tempo si usava lardellarlo prima di cuocerlo in un apposito tegame di coccio, e veniva utilizzato anche per preparare il ripieno degli anolini.

Un piatto della domenica

Lo stracotto a partire dal XIX secolo costituiva il piatto di carne della domenica nel periodo invernale. Ancora oggi assaporarlo è una festa del gusto e della convivialità. È un piatto che si presta particolarmente ad essere riscaldato, e si può servire anche il giorno dopo: più riposa, più si insaporisce e diventa davvero buonissimo. Prova a cucinarlo anche tu, con un po’ di pazienza, seguendo i semplici passi di questa ricetta.

Ingredienti:

  • 1 bottiglia di Romagna DOC Sangiovese b.io
  • 1 kg di polpa di manzo
  • 1 cipolla bianca
  • 4 scalogni
  • 2 carote
  • 1 costa di sedano
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • 2 chiodi di garofano + 1
  • 2 foglie d’alloro + 1
  • 50 g di burro
  • 1 dado di brodo di carne

Un piatto della domenica

Per preparare lo stracotto al Sangiovese b.io inizia con la marinatura della carne insieme agli odori e alle spezie: in una grande terrina metti il manzo con le carote e il sedano tagliati a tocchetti, la cipolla e gli scalogni tagliati in spicchi e le spezie, poi versa sul tutto il Sangiovese b.io, copri con la pellicola e lascia riposare in frigo per una notte.

Al mattino togli le spezie, scola il manzo e le verdure, filtra il vino e mettilo a cuocere a fiamma bassa in un pentolino: quando bollirà, aggiungi il concentrato di pomodoro e il dado e amalgama bene.

Intanto su un altro fornello fai sciogliere il burro in una pirofila e mettici a rosolare la carne con le verdure, un chiodo di garofano e una foglia d’alloro.

A questo punto versa nella pirofila il vino aromatizzato caldo, metti un coperchio lasciando uno spiraglio e cuoci a fiamma bassa per 3 ore. Se si asciuga troppo puoi aggiungere un po’ d’acqua.

A cottura ultimata elimina le spezie, metti da parte la carne e frulla l’intingolo con le verdure.

Disponi la carne su un piatto da portata, versaci sopra il fondo di cottura con le verdure frullate e servi a fette.

Tre consigli per uno stracotto ancora più speciale!

  • Arricchisci l’intensità aromatica del piatto aggiungendo un rametto di rosmarino, maggiorana o timo e 2 o 3 bacche di ginepro.
  • Conferisci al piatto un tocco piccante con una spolverata di pepe nero grattugiato al momento di servire.
  • Accompagna il piatto con un contorno classico come un purè di patate o di carote, oppure fette di pane bruscato o bastoncini di polenta grigliati. 

Goditi la gioia di condividere questo piatto forte ma tenerissimo con tutta la famiglia, compresi nonni e piccini. Ai più grandi piacerà innaffiarlo con un buon bicchiere di Sangiovese b.io, dalle particolari note fruttate e floreali, mentre i più piccoli lo gusteranno volentieri per quanto è morbido e succoso! E se te ne rimane qualche porzione, lo stracotto è ottimo da mangiare anche il giorno dopo, magari con una cupolina di riso bollito coi piselli.

Scopri di più sul vitigno e sul vino Sangiovese!

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